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La psicoterapia individuale

Per psicoterapia individuale si intende il trattamento dei disagi e dei disturbi psichici, effettuato prevalentemente attraverso il rapporto verbale ed emotivo tra un paziente e un terapeuta, il quale si avvale di metodologie e strumenti psicologici.

In senso generale, si può definire la psicoterapia come una interazione verbale e affettiva tra un terapeuta e un paziente volta a produrre un cambiamento. La psicoterapia è una relazione intersoggettiva e avviene in un setting cioè  un insieme di fattori comprendenti le determinanti socioculturali della cura ed alcuni parametri più o meno fissi come il luogo, la frequenza e la durata delle sedute.

Si tratta di una nozione complessa,di un confine che separa lo spazio della cura dallo spazio sociale e delimita così un’area privilegiata in cui gli atti compiuti, le parole scambiate, ed anche quelle non scambiate (ad esempio la comunicazione non verbale) assumono un valore terapeutico.

La relazione terapeutica è un insieme in continua interazione in cui ciascuno degli interlocutori influenza l’altro.

Esistono delle evidenze scientifiche che dimostrano l’efficacia della psicoterapia. L’interazione tra patrimonio genetico e le proprie esperienze di vita creano la mente umana e formano il carattere di una persona. La psicoterapia crea nuove connessioni sinaptiche cioè nuove modalità di funzionamento mentale che risultano più funzionali nella vita del paziente.

La psicoterapia individuale non è altro che una costruzione di nuove memorie cioè creazione di nuove reti neurali; un’esperienza in grado di modificare l’attività celebrale essendo una forma controllata di apprendimento (Mundo, 2009).

In ambito neuroscientifico le tecniche di neuro-immaging sono in grado ormai di valutare in che modo si modificano le aree celebrali successivamente ad una psicoterapia. Si registrano modificazioni nella modulazione della corteccia pre-frontale, del cingolo anteriore e dell’amigdala e tali cambiamenti sono collegati ad un miglioramento clinico (Mundo, 2009).Tali centri sono infatti fondamentali nella regolazione emotiva.