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La psicoterapia domiciliare

La psicoterapia domiciliare  viene effettuata quando il quadro psicopatologico del paziente non gli consente di potersi spostare da casa.

È una psicoterapia individuale calata negli spazi di vita del paziente. Lo psicoterapeuta si muove con il paziente e verso il paziente nei suoi luoghi. Si tratta di una presa in carico utilizzata per un’utenza con gravi difficoltà motorie o psicopatologiche (che comporta una non possibilità o un rifiuto da parte del paziente) verso la quale la forma classica di psicoterapia si è dimostrata fallimentare e che necessita di un accompagnamento, un supporto e un processo di cura inserito in uno spazio di vita familiare.

E’ un dispositivo di cura considerato uno strumento d’elezione per la cura della patologia mentale grave che, permette di intervenire analiticamente sul legame sempre esistente tra la persona e la comunità socio-culturale di provenienza.

Il lavoro terapeutico si concretizza nel lavorare sulla rete familiare (che comprende anche membri non appartenenti alla famiglia in senso stretto) facilitando, con il procedere della terapia, il ri-avvicinamento dei familiari e di tutte le persone della comunità locale istituzionalmente e solidalmente legate al paziente.

Questa nuova rete primaria diventa così la rete di appartenenza da cui il paziente può partire per esplorare nuovi modi di abitare la comunità locale e di partecipare alla vita sociale.

Gli operatori, quindi, diventano di fatto “costruttori di reti” e garanti del funzionamento delle medesime, in particolare, essendo in relazione personale con l’utente lo aiutano a stare dentro le reti sociali. Il contesto di cura, quindi, non è più solo l’istituzione sanitaria o il sistema familiare del paziente, ma anche e soprattutto il territorio in cui i soggetti coinvolti nel processo terapeutico abitano e lavorano, la città con i suoi spazi di convivenza, la comunità urbana nel suo insieme.

L’operatore clinico domiciliare contratta con il paziente gli interventi da mettere in atto all’interno delle ore che il progetto personalizzato gli riconosce. Ciò aumenta enormemente il potere sociale del paziente che usufruisce di questo tipo di trattamento. Tra paziente e operatore si instaura una relazione interpersonale di reale collaborazione, foriera del rapido sviluppo di una vera e propria alleanza terapeutica.

Le prestazioni erogate dagli operatori clinici domiciliari sono mirate a:

  • L’aiuto alle relazioni quotidiane con i familiari;
  • La gestione dei farmaci e dei trattamenti terapeutici;
  • La guida alla gestione e all’organizzazione della casa;
  • L’orientamento scolastico e il sostegno all’apprendimento.